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Il ponteggio

Se i tempi saranno rispettati, alla fine di luglio il grande e ingombrante ponteggio della chiesa parrocchiale sarà smontato.

Ci ha creato non pochi problemi per le celebrazioni, ha obbligato il trasferimento dei funerali in San Francesco, ha messo alla prova la pazienza per trovare il posto adatto la domenica a Messa e stringersi un po’ per far posto a tutti.

Il ponteggio è indispensabile per restaurare la volta della chiesa parrocchiale, gli affreschi, i fregi, le volute dorate e il “fascione azzurro” con le parole del Magnificat in oro. Un grazie da tutti noi a chi ha reso possibile tale intervento straordinario con la sua generosità. La restauratrice è la nostra parrocchiana Paola Peretti, che ha curato il restauro del transetto e della cappella del Battistero.

Questo ponteggio ingombrante, tuttavia, non ha solo stravolto l’estetica della nostra chiesa, ma ha buttato all’aria anche le nostre abitudini, quelle del posto fisso, del non accorgersi di chi ci sta vicino, dell’evitare qualunque tipo di novità… Il ponteggio continua a ricordarci che la Chiesa, la Comunità si costruisce ogni giorno ed è un lavoro per tutti, non solo per alcuni. Che la Chiesa è rendersi disponibili ad accogliere, a lasciar passare, a fare posto perché tutti possano partecipare.

Il ponteggio ci ricorda che tutto è provvisorio e che la perfezione, la bellezza assoluta non è di questo mondo. Il ponteggio ci parla di un impegno quotidiano con una scadenza, determinata da un incontro quando il “vero bello” sarà tutto in tutti. Buon lavoro!

don Ettore