Una collaborazione responsabile

Si chiama CAEP (Consiglio Affari Economici Parrocchiali) l’organo di collaborazione dei fedeli con il parroco nella gestione amministrativa della Parrocchia. Una collaborazione che si articola nei seguenti modi: predisporre il bilancio preventivo della parrocchia, elencando le voci di spesa prevedibili e i relativi mezzi di copertura; approvare il rendiconto; esprimere un parere sugli atti di straordinaria amministrazione; curare l’aggiornamento annuale dello stato patrimoniale della parrocchia, il deposito dei relativi atti e documenti presso l’Ufficio amministrativo della Diocesi e l’ordinata archiviazione delle copie negli uffici parrocchiali; provvedere alla redazione dell’inventario dei beni patrimoniali e di quelli culturali; promuovere il sostegno economico alla Chiesa; stabilire quale quota percentuale delle entrate ordinarie del bilancio vada destinata ad attività caritative, oltre a quanto viene raccolto per iniziative straordinarie.

Esso è composto dal parroco, che di diritto ne è il presidente, dai vicari parrocchiali e da almeno tre fedeli laici nominati dal parroco stesso, sentito il parere del Consiglio Pastorale. I Consiglieri devono essere eminenti per integrità morale, attivamente inseriti nella vita parrocchiale, capaci di valutare le scelte economiche con spirito ecclesiale e possibilmente esperti in diritto o in economia. I membri del CAEP durano in carica cinque anni e il loro mandato può essere rinnovato. (Ricordiamo che il XXI Sinodo Diocesano ha posto il vincolo massimo dei due mandati).

Il CAEP ha funzione consultiva, non deliberativa. In esso tuttavia si esprime la collaborazione responsabile dei fedeli nella gestione amministrativa della Parrocchia: il Parroco chiederà e ascolterà attentamente il parere, non se ne discosterà se non per gravi motivi. Il CAEP è convocato almeno quattro volte all’anno in via ordinaria e in via straordinaria ogni volta che il parroco lo ritenga opportuno. Le riunioni non sono pubbliche; possono, se necessario, essere invitate a partecipare, di volta in volta, anche altre persone in qualità di esperti e senza diritto di voto. Per la durata del proprio mandato i consiglieri non possono essere revocati se non per gravi documentati motivi o per dimissioni dell’interessato. La revoca e la sostituzione di un componente del CAEP è riservata all’Ordinario Diocesano.

Il CAEP presenta al Consiglio Pastorale Parrocchiale il bilancio consuntivo annuale e porta a conoscenza della Comunità le componenti essenziali delle entrate e delle uscite verificatesi nel corso dell’esercizio, nonché il rendiconto analitico dell’utilizzazione delle offerte fatte dai fedeli, indicando anche le opportune iniziative per l’incremento delle risorse necessarie per la realizzazione delle attività pastorali e per il sostentamento del clero parrocchiale.

Ai nostri nuovi membri facciamo i migliori auguri per un cammino proficuo e coscienzioso.

Alessandro Maffiolini