“Beati voi…”

(Mt 5, 1 – 12)

chiostro-smdcGesù oggi si rivolge a noi con questo brano del vangelo e ci dice di ascoltarlo: è per ciascuno di noi. Quante volte diciamo: “beato te che hai un bel lavoro, beato te perché ha una macchina bella…”. La parola ‘beati’ ci è familiare, ma il significato profondo forse non lo conosciamo.

Matteo invita il lettore ad ascoltare le Beatitudini con una ricca concentrazione di particolari. Indica il luogo nel quale Gesù fa il Suo discorso, la montagna e la posizione fisica con cui Egli pronuncia le Sue parole, si mette a sedere. Questo atteggiamento conferisce una nota di autorità. Lo circondano i discepoli e le ‘folle’: tale particolare mostra che Gesù ha pronunciato queste parole per tutti e che sono da considerarsi attuabili per ogni ascoltatore.

“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli”. Come fa uno a essere felice se è povero? Gesù ci stupisce con le Sue esclamazioni. Il povero, nella Bibbia, è chi si svuota di sé, lascia aperto il cuore, perché Dio possa entrare ad abitarvi. Potremmo dire con le parole di santa Teresa d’Avila: felice è chi fa esperienza del “Dio solo basta!”; sono ricchi di Dio.

“Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati”. Sono coloro che partecipano del dolore degli altri oppure vedono tante ingiustizie nel mondo e nella società e non possono fare nulla; possono essere anche coloro che sono afflitti per i loro peccati e che, in qualche modo, rallentano il cammino della conversione. A queste persone solo Dio può portare la novità della “consolazione”.

“Beati i miti”. I miti sono coloro che vivono nella pace, nonostante tutto. Non perdono mai la pace interiore e trovano in Dio la forza di vivere; soprattutto consegnano nelle mani del Signore la loro vita.

La festa di Tutti i Santi non è altro che la celebrazione della vita beata che hanno vissuto. Ognuno di noi ha un santo ‘preferito’, perché troviamo in lui qualcosa che ci accomuna. Allora, il nostro impegno è cercare di imitare e vivere una vita santa nel quotidiano, perché con il Battesimo siamo già predisposti a questo dono. Essere santi è possibile se noi iniziamo la nostra giornata nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Semplice, vero? Allora coraggio! Buona festa!

Le Sorelle Ministre della Carità