3elementare

 

Persone normali con un obiettivo speciale

La redazione del Bollettino ha chiesto anche a noi catechisti di terza elementare di “mettere la faccia”. Eccoci, siamo Marina, Catia, Elena, Maria Giovanna, Francesca, Raffaela, Gianna, Erika e Giovanni. Difficile presentarci in poche righe, ma ci proviamo! Il nostro gruppo è formato da catechiste di “lungo corso” e quest’anno si è arricchito di giovani leve. Forse a qualcuno verrebbe da chiedersi cosa ci abbia portato a fare catechismo. Ed è qui che sta la differenza: noi non cerchiamo di ‘fare’ catechismo, ma di ‘essere’ catechisti. Ci spieghiamo meglio: fare catechismo vuol dire avere la lezioncina pronta e impiegare il tempo a parlare di qualcosa. Il nostro obiettivo è un altro. Se vogliamo far conoscere ai bambini che ci sono affidati il grande Amore del Padre, non dobbiamo fare catechismo, ma essere catechisti. Questo significa che dobbiamo metterci, oltre alla faccia, anche il cuore. Quest’anno insieme a don Alessandro abbiamo iniziato un percorso nuovo: non abbiamo “inventato” un nuovo catechismo, ma cercato nuove modalità. Ognuno di noi ha esperienze differenti, abilità e capacità diverse, ma le mettiamo in gioco per poter trovare canali comunicativi con i bambini. Siamo chiamati a lavorare in équipe: questo significa che ci incontriamo frequentemente per preparare tutti insieme gli incontri, per condividere idee ed esperienze, ma anche per poter organizzare i materiali necessari. Ognuno di noi porta i propri carismi e ricchezze, ma anche le proprie difficoltà e solo lavorando insieme riusciamo a superarle.

Ecco chi siamo. Persone normali, che vogliono riuscire a trasmettere quello che anche noi un giorno abbiamo ricevuto e che ancora oggi continuiamo a ricevere: l’Amore che Dio Padre ha per tutti noi. Possiamo confessare che non è facile essere catechisti: a volte siamo anche noi stanchi, talvolta delusi di come si è svolto un incontro per il quale ci eravamo preparati molto. Talvolta, anche senza volerlo, ci portiamo dietro le nostre preoccupazioni, ma, credeteci, cerchiamo sempre di metterci il cuore in quello che facciamo.

A chi ci legge, chiediamo di aiutarci con la preghiera affinché lo Spirito Santo ci sostenga sempre in questo cammino intrapreso.

                            I catechisti