4,3,2,1… riprendono nella nostra comunità le attività estive. Lo scorso i nostri ragazzi e noi abbiamo scoperto la bellezza del creato che apre alla meraviglia. Nella contemplazione delle opere della creazione abbiamo riconosciuto l’agire di Dio e che ogni cosa fatta da Dio è buona ai suoi e ai nostri occhi. Lo slogan DettoFatto ci ha fatto gioire per tutto quanto Dio ha compiuto, compresa la creazione dell’uomo e della donna. Quest’anno continuiamo lo stesso messaggio e completiamo la visione del disegno del Padre mettendo al centro dell’Oratorio estivo l’agire dell’uomo. Al nostro Dio non piace proprio stare con le mani in mano. L’amore vero origina passione e la passione autentica è sempre creativa. Riconoscere e dichiarare la bellezza di una cosa o di una persona che ci attira particolarmente è la prima naturale reazione umana rispetto alla realtà che incontra il nostro apprezzamento e quindi capace di suscitare emozione. Il creato, siamo onesti, è bellissimo. Eppure si tratta di una bellezza incompleta e che spesso è sciupata e rovinata dagli esseri umani stessi. È una realtà in attesa di ulteriore perfezione. Dio ci chiede di partecipare alla creazione, per aumentare la bellezza della creazione. È un compito possibile, grazie all’intelligenza di cui siamo dotati e alla fantasia capace di far compiere passi in avanti. Inoltre, per i credenti il mondo che abitiamo non è una vetrina di un centro commerciale: non attira la nostra attenzione per stimolare il desiderio consumistico e quindi prendere, usare, possedere. Ogni persona è chiamata a fare la sua parte. “Il creato non può vivere senza di noi. Certo, Dio lo genera costantemente, lo mantiene inaspettatamente in vita. Dio non si rassegna all’idea di coinvolgerci nel suo disegno. Dio ci chiede di partecipare. Ci chiede di metterci all’opera con Lui”. Le quattro settimane di Grest cercheranno di aiutare i ragazzi e le loro famiglie a scoprire questa straordinaria dimensione del nostro essere uomini e abitanti di questo mondo. Il mettersi all’opera permette di costruire e di diventare se stessi, realizzando la propria umanità. È per questo che il nostro Oratorio diventerà un vero e proprio laboratorio. Ospiterà innanzitutto tante attività differenti e adatte alle varie fasce di età, e cercherà, con l’aiuto di animatori e adulti, di “diventare quel contesto favorevole e provvidenziale dove chi lo frequenta, ha l’occasione di prendere in mano la questione delle questioni: diventare umano”. È così che il nostro lavoro e il nostro impegno fanno la differenza nei confronti degli altri e dell’intera umanità. Dio ha bisogno di noi: è una chiamata che ci chiede, ancora una volta, di dire il nostro “sì”. Il nostro comportamento potrebbe non corrispondere al disegno del Padre. Ci sono degli atteggiamenti che falsificano il lavoro dell’uomo e ostacolano o non promuovono la dignità delle persone. Insieme scopriremo quali sono le peculiarità dell’opera dell’uomo, qual è la sua origine e il suo compimento. Chiederemo ai ragazzi di mettersi “allOpera”senza aver paura e tenendo sempre conto del disegno di Dio sul mondo e su ogni suo figlio. Caro bambino, ragazzo, animatore, adulto “ora tocca a te, allOpera! Tu prendi questa vita e giocala! Avrai il coraggio di chi il mondo cambierà”. Buon cammino.
don Alessandro Maffiolini