Caro lettore, cara lettrice,

siamo arrivati alla classica sospensione estiva del nostro settimanale. Siamo davanti ad un’estate particolare che molti definiscono strana, connotata anche da un po’ di paura e da un po’ di voglia di uscire e sentirsi liberi. Siamo poi colpiti da un senso di amarezza. “L’uomo che si riteneva padrone del mondo e di tutte le cose s’è scoperto vulnerabile e impotente davanti a un minuscolo virus che gli ha cancellato le certezze e gran parte delle aspettative future”. Non desideriamo però gettare un velo di tristezza su un tempo spensierato per definizione, piuttosto togliere il velo di paura e d’incertezza che si è depositato sul cuore di tante persone. Mai come ora abbiamo necessità di passare qualche giorno di vacanza, in cui ricreare le forze fisiche e spirituali, necessarie per affrontare i prossimi mesi e il nuovo anno pastorale. Comunque è necessario a tutti un periodo di riposo: un’interruzione e un cambiamento della solita vita vissuta anche all’interno delle pareti domestiche fa bene al fisico e allo spirito. Meglio ancora se facciamo in modo che la vacanza per noi cristiani sia un tempo di ritorno a sé, di riscoperta dei valori dello spirito e del possibile incontro con Dio, un Dio che è sempre al nostro fianco e non ci abbandona mai. L’importante è trascorrere bene questo tempo di vacanza, prestando tutte le attenzioni sanitarie necessarie e indispensabili. Ora, pur con tutta la prudenza e le precauzioni doverose, possiamo gradualmente riappropriarci della natura e più ancora gustare il dono dell’incontrare gli amici e condividere con loro momenti di distensione e di svago. Approfittiamo poi di questo tempo per raccogliere tanti pensieri e propositi nati nel tempo della chiusura che rischiano di essere messi precipitosamente da parte. Questo ci permette di elaborare meglio quanto accaduto nei mesi passati e affrontare in condizioni migliori quanto accadrà nel futuro. Non dimentichiamoci però di Gesù Cristo. Lui solo può dare a queste settimane una luce diversa e nuova capace di dare senso e significato pieno.

Auguro a tutti di ritrovare energie fisiche per ritemprare lo spirito nella ricerca del vero e della fonte unica della gioia.

don Alessandro Maffiolini