Siamo ormai arrivati alle ultime ore di questo mese che ha visto protagonisti in oratorio e nella nostra città circa 500 tra ragazzi e animatori. Sono numeri sicuramente molto alti e seducenti; forse ancora di più sarà bello ricordare i momenti entusiasmanti vissuti nelle varie giornate e nei diversi luoghi visitati. Sicuramente è giunta qualche lamentela per la musica, per le grida dei bambini, per il bel “casino” che quotidianamente proveniva dall’oratorio san Giuseppe, dall’oratorio femminile e da vari luoghi della città. Dall’altra parte quante volte si chiede di prolungare il Grest ancora di più portando motivazioni molto varie. È da ricordare che il Grest è una delle attività che la comunità cristiana cattolica rivolge ai ragazzi; e accoglie tutti anche quanti hanno tradizioni e fedi diverse. La Parrocchia e veramente accogliente e non guarda a critiche, attacchi, diffamazioni: guarda a Cristo Crocifisso e Risorto e cerca, nonostante i limiti delle persone che la compongono, di mostrare a tutti uno stile sempre più evangelico. La certezza è che solo in questo modo, essa è attraente e capace di trasmettere la bellezza dell’incontro con Gesù: si tratta di coerenza con il messaggio dell’unico Maestro, perché Esso possa arrivare agli estremi confini della terra e trasformare il mondo e la mentalità della gente. Certo che il primo cambiamento deve avvenire nella nostra vita e nel nostro comportamento. Mettendo da parte questo discorso, sappiamo che le proposte per i ragazzi e adolescenti continuano nel periodo estivo attraverso i campi scuola di UPM e alcune proposte diocesane. I campi scuola estivi parrocchiali sono per alcuni una tantum da vivere, belle, emozionante sia per i luoghi sia per le proposte sia per lo stare insieme con alti ragazzi che diventano infine nuovi amici d conosciuti. Per la comunità cristiana e quindi per l’Oratorio sono invece inseriti in un cammino annuale come proposta, nei programmi delle attività per ragazzi. La richiesta di partecipare a un campo scuola dovrebbe corrispondere quindi alla volontà e alla decisione di condividere anche i momenti formativi previsti in Parrocchia. Infatti, “la conclusione” di un campo scuola non esiste: è un rilancio in avanti del cammino formativo e ha lo scopo di stimolare una partecipazione a un progetto di più ampio respiro che l’Oratorio parrocchiale propone ai ragazzi, adolescenti, giovani. Il campo scuola, così come il Grest, è un mezzo non un fine: altrimenti avrebbe già fallito il suo essere e, anche se rimane opportuno svolgerlo, sarebbe inutile nel cammino pastorale. Difatti lo scopo è permettere ai partecipanti e agli animatori di fare un’esperienza qualificata di formazione, nella quale costruire o rafforzare amicizie e vivere momenti intensi di vita spirituale. Questo è il nostro campo scuola: un cammino con Gesù per incontrarlo e scoprire che ogni settimana dell’anno in oratorio si può vivere la stessa esperienza nei cosiddetti “gruppi di animazione”. È certamente una grande scommessa, specialmente in questa epoca in cui siamo abituati a prendere solo quanto vogliamo e al “prezzo” più conveniente e meno impegnativo; purtroppo questa mentalità è propria sia delle nuove generazioni sia degli adulti, persone che dovrebbero essere mature. Noi lettori siamo chiamati a pregare perché quanto vissuto in questo periodo permetta ai nostri ragazzi, adolescenti e giovani di scoprire la bellezza di proseguire poi un cammino che ha lo scopo di far incontrare Cristo, l’unica autentica fonte di felicità e gioia vera.

don Alessandro Maffiolini