Giovanni è la voce, Gesù la Parola
Gv 1,6-8.19-28

Famosa la distinzione di Sant’Agostino: Giovanni Battista è la voce, che grida nel deserto di un mondo assetato di un bene che non trova, ma anche scenario evocatore di grandi eventi di liberazione e salvezza; Gesù è la Parola, che Dio ha già pronunciato e trasmesso, che è già presente nell’etere della storia, che va captata di nuovo dai naufraghi umani che siamo noi, alla ricerca di un contatto e di un collegamento. L’operazione dell’Avvento consiste proprio in questo: ristabilire i contatti, recepire, trasmettere, incontrarsi… Un’operazione nell’ordine spirituale che ha una propria tecnica e metodologia.

Oggi ce la suggerisce San Paolo, incominciando a digitare sul tasto della gioia: “State sempre lieti!”. Sì, partiamo da qui: ne abbiamo tutti i motivi, nonostante tutto. C’è Qualcuno che si prende cura di noi ed è qui: nessuno di noi può ritenersi fuori campo. Siamo nel raggio della presenza di Dio: “Lo Spirito Santo è su di me!”. Lo possiamo dire con Gesù stesso nella sinagoga di Nazareth, quando proclama il manifesto del Giubileo, l’anno del Signore, il momento di Dio, soprattutto per i più sofferenti.

Pregate incessantemente!”. Ecco il secondo tasto. Hai mai sperimentato la dolcezza liberatrice della preghiera? Hai mai provato la consolazione della carezza di Dio nel dialogo confidente con il Padre? Hai mai sperimentato la sicurezza e la forza dei Sacramenti?.

Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è bene, astenetevi da ogni specie di male”. Ecco il tasto del discernimento e delle scelte. Anche se non ce ne accorgiamo stiamo andando ad alta velocità e basta poco per farci ‘partire per la tangente’ e creare distanze immense: distanze da Dio, distanze tra di noi. Il Dio della pace è impegnato Lui per primo in quest’opera di salvataggio e Maria ci ricorda che nulla è impossibile a Dio, quando incontra l’umile disponibilità dell’uomo.

Don Dino Bottino