DAMMI DA BERE!
Gv 4,5-42
“In quei giorni il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua” (Es 17,3).
Così ci racconta il libro dell’Esodo, fotografando con questa frase lapidaria una condizione del popolo in cammino nel deserto, impegnato nella grande traversata verso la terra della libertà e della prosperità. È una di quelle frasi che va al cuore del problema e che assume giustamente una portata simbolica, per indicare una condizione più profonda di bisogno e di ricerca: l’uomo soffre la sete di significato e di senso della vita e va alla ricerca di ciò che può veramente appagare il suo cuore.
Ogni uomo è dentro a questo bisogno e a questa ricerca, persino chi sbaglia drammaticamente la direzione e imbocca le strade del degrado e della violenza. È a questa domanda essenziale che risponde oggi la pagina immortale del Vangelo di Giovanni, che parla della samaritana. La risposta sta in quel sospiro di Gesù che rivela la sete stessa del cuore di Cristo: “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti chiede da bere… tu stessa avresti chiesto questo dono!”. Di questo c’è veramente bisogno: del dono di Dio, che è lo Spirito Santo. E tu hai bisogno di sapere chi è colui che te lo può dare e che tu hai incrociato sulla tua strada, mentre vai cercando l’acqua per la tua vita quotidiana, insieme alla tua famiglia.
Il vero approdo del nostro cercare e del nostro desiderare, anche per noi, oggi, è Cristo Signore: “Va’ e torna qui con le persone che ami!”. Il passo veramente importante per questa Quaresima è decidersi davvero e concretamente per Gesù Cristo. Questo vuol dire, in pratica, andare a quel pozzo dove Gesù ci attende, che è la Parola di Dio, con i Sacramenti e la vita della Chiesa.
“O Signore, o Dio-con-noi / Tu ci sei necessario / per imparare l’amore vero / e camminare nella Gioia / e nella Tua Carità lungo / il cammino della nostra vita faticosa” (Paolo VI).
“Signore, ci hai fatti per Te / ed inquieto è il nostro cuore / fino a quando non riposa in Te” (Sant’Agostino).
Don Dino Bottino