NON DI SOLO PANE VIVE L’UOMO
Mt 4, 1–11

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Abbiamo iniziato mercoledì scorso (“Mercoledì delle Ceneri”) il tempo quaresimale. È il tempo della preparazione alla Pasqua da considerare un grande “ritiro spirituale”, mirato a compiere passi significativi di conversione. Proprio per questo ci può portare ad una vera fioritura dello spirito. La Quaresima, dunque, è un cammino di orientamento o di ritorno più deciso al Signore. Un tempo essa era dedicata in particolare a chi si preparava al Battesimo, ma via via ai catecumeni si sono uniti tutti i battezzati, per divenire sempre più veramente cristiani. I quaranta giorni della preparazione richiamano evidentemente i 40 anni del popolo ebreo nel deserto, in cammino verso la Terra Promessa: viaggio emblematico e paradigmatico anche per noi.

Gesù stesso dopo il Battesimo è condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo “per quaranta giorni e quaranta notti”. La cosa ci può sorprendere a prima vista, ma dal racconto evangelico ne comprendiamo il senso e l’opportunità: per Lui e per noi. Per Lui fu il tempo di chiarificazione del vero senso della Sua missione. Per noi è tempo opportuno di purificazione, di ‘sterzate’ di conversione e di crescita.

Le tentazioni di Gesù sono raggruppate in tre direzioni principali. La prima è quella di trasformare le pietre in pane: di dare cioè il primato alla dimensione corporea e materiale dell’uomo e conferire alla Sua missione una finalità socio-politica per risolvere i problemi terreni. Gesù richiama con forza la dimensione spirituale dell’uomo, che non vive di solo pane… La Sua missione, quindi, non si appiattirà sui bisogni della terra: Egli darà il pane per la vita eterna, per saziare la fame di Dio. La seconda tentazione è quella del potere, della ricchezza e del piacere. Tre componenti strettamente collegate, in cui domina Satana. Questo lascia intendere che per raggiungere tali obiettivi bisogna mettere al centro gli idoli, spostando il vero Dio, l’unico adorabile. La terza tentazione è quella della religiosità a proprio uso e consumo: piegare Dio a nostro vantaggio affinché ci sostenga nella nostra riuscita umana. L’ultima grande prova sarà la Croce.

Questa traversata del deserto delle tentazioni si ripropone anche nell’esperienza di vita di ciascuno di noi: è lo Spirito stesso che ci spinge. E la vittoria di Cristo sul maligno è pegno di vittoria anche per noi.

Don Dino Bottino