PERCHÉ SIA DAVVERO NATALE
Mt 1,18-24

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C’è la sensazione che il Natale arrivi sempre ‘troppo in fretta’. Questo ultimo scorcio di Avvento si presenta probabilmente un po’ congestionato e frenetico; bisogna fare tante cose: adempimenti, incontri, compere, saluti, auguri… e noi siamo in affanno. È importante prender fiato con l’anima e non lasciarci sfuggire la dimensione spirituale e profonda del Natale.

In questi giorni ci aiuta in modo particolare Maria Santissima a ritrovare i sentimenti e gli atteggiamenti giusti: la sua figura domina in questa ultima domenica e nella settimana seguente. La troviamo oggi al culmine del messaggio, al termine della pagina evangelica di Matteo: “Tutto questo avvenne perché si adempisse la profezia del profeta Isaia: ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato ‘Dio-con-noi’”. Proprio in questa giovane donna, la Vergine Maria, c’è tutto il grande mistero dell’Incarnazione di Dio: Dio con noi!

Sarebbe bello riuscire a fare uno sforzo di ‘freschezza’ per cogliere queste parole come se fosse la prima volta. Dio si fa uomo! Il Creatore del mondo sceglie di entrare in questo quartiere dell’Universo, che è il pianeta Terra, nella storia degli uomini… E questo avviene perché Maria di Nazareth dice di sì a Dio, giocandosi la vita. Una gravidanza fuori dal matrimonio poteva davvero costare la vita: la donna rischiava la lapidazione. E tutto questo perché? Lo dice lo stesso nome ‘Gesù’, che significa ‘Salvatore’: Lui può dare una vera possibilità di riuscita alla nostra esistenza umana, Lui solo.

Attorno a questo evento formidabile che si compie in Maria si collocano altri personaggi sulla scena. Nella preparazione, cioè nell’Antico Testamento, un re di nome Acaz, antenato di Gesù, pauroso, incredulo e un po’ razionalista, che non si fida dell’aiuto di Dio. Un profeta, Isaia, il quale gli assicura che, nonostante tutto, Dio stesso gli darà un segno di salvezza nella nascita di un bimbo. E poi c’è Giuseppe, il giusto, che vive momenti di angoscia nel dover prendere delle decisioni circa il suo matrimonio con Maria. In ogni caso ciò che viene chiesto è la fede. Ed è questa stessa fede che viene domandata a noi oggi. Questo Natale ci dice: “Io sono con te adesso; io sono il tuo salvatore nella condizione presente. Non ti mancheranno i segni della mia presenza se veramente mi cerchi”.

Dove cercarlo? I riferimenti fondamentali li conosciamo. Bisogna cercare il Salvatore nella vita della Chiesa: Parola e Sacramenti. Ma c’è anche la pista del tuo prossimo; ed il prossimo è chi ti è più vicino e colui che ti reclama come prossimo perché ha bisogno di te. E poi ci sono i molteplici eventi interiori ed esteriori che ti interpellano e provocano la tua fede e che ti dicono: “Non temere, leggi i segni della presenza di Dio”.

Allora troverai… e sarà davvero Natale.

Don Dino Bottino