LA GIOIA È LA CONTINUA RICERCA DELL’UOMO
Mt 5,1-12

perfetta letizia immagine

L’uomo ha sempre sentito un profondo bisogno di incontrare Dio, di interrogarlo, di conoscere i Suoi pensieri, di scoprirne i disegni; ma dove trovarlo? Matteo colloca il primo discorso di Gesù su un monte. Il monte di cui parla Matteo però non va inteso in senso geografico ma nel suo significato teologico: più che un luogo reale, è qualunque luogo o momento in cui ci si apre alla Parola di Dio. Vogliamo allora anche noi abbandonare il nostro modo di ragionare puramente mondano per avventurarci ‘nel monte’ e ascoltare le sue proposte di felicità, di successo e di beatitudine.

In questa domenica Gesù ci parla attraverso la beatitudine di gioia che però non deriva dal piacere, ma nasce dall’impegno, dalla rinuncia, dall’abnegazione, dal sacrificio e si accompagna al dolore. “Sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi” dichiara Paolo ai Filippesi, mentre Giacomo ai cristiani perseguitati raccomanda: “Considerate perfetta letizia fratelli quando subite ogni sorta di prove”. Il segreto di questa gioia lo rivela proprio Gesù: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere”. Beato dunque non è chi accumula e trattiene egoisticamente per sé i beni, ma chi condividendo si fa povero per soccorrere chi è nel bisogno. Una proposta sconcertante (accettarla è un rischio!) ma ce la garantisce Lui; molti hanno voluto correre questo rischio e hanno fatto della propria vita un capolavoro di felicità.

Nella schiera dei santi si distingue Pier Giorgio Frassati, l’uomo “dalle 8 beatitudini” come lo definì Giovanni Paolo II. “Lo so che la via è irta, difficile, piena di spine e sempre contro corrente, mentre l’altra a prima vista parrebbe più bella, più facile e più soddisfacente. Se noi potessimo scandagliare l’interno di coloro che disgraziatamente seguono la via perversa del mondo, vedremmo che mai in loro vi è la serenità che proviene da chi ha affrontato mille difficoltà e rinunciato a un piacere materiale per seguire la legge di Dio. E allora coraggio facciamo nostro il proposito di seguire d’ora in avanti sempre più la via della croce, l’unica via che ci apre le porte della felicità”.

Sorelle Ministre della Carità