IN CHI RIPOSARE?
Mt 5, 38–48

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“Solo in Dio riposa l’anima mia” recita il Salmo 61, 62 e questo è possibile con l’atteggiamento descritto da Isaia: un bambino che sa confidare nell’amore tenero di sua madre, certo non sarà da lei dimenticato (Is 49,15). Riposare in Dio significa adagiarsi nel grembo accogliente della Sua memoria, che non viene meno, che non abbandona, non dimentica. Persino qualora fossimo noi a dimenticarci di Dio, Egli continuerebbe a custodirci nella Sua fedeltà provvidente e tenace.

Sapersi accolti nel cuore di Dio libera il nostro cuore da preoccupazioni, ansie, inquietudini. Un cuore “pre-occupato” è un cuore già occupato prima, nel quale non può trovare spazio la Parola di Dio che ci fa percepire la Sua vicinanza materna e paterna. Lo sguardo di Gesù sa riconoscerla nei più piccoli segni, quali un uccello del cielo o un giglio del campo. Un cuore libero da preoccupazioni e ricolmo di fiducia nel Padre dona una luce diversa ai nostri occhi, rende più penetrante il nostro sguardo. Diventiamo allora capaci di scorgere la presenza di Dio in luoghi umili, discreti, poveri, che ci convertono affinché diventiamo a nostra volta piccoli e poveri, certi di poter fondare la mostra vita nella relazione con Dio anziché nelle ricchezze.

Gesù ci invita a discernere quale sia il vero fondamento della nostra esistenza, se Dio e il Suo dono o ciò che possediamo. In chi o in che cosa trova riposo la nostra vita? Gesù ci sollecita a porci una domanda ulteriore che scava più in profondità dentro di noi. Quale riposo cerchiamo? Che cosa significa essere liberati da preoccupazioni, sapendo che “a ciascun giorno basta la sua pena?” (Mt 6,34). Dagli uccelli del cielo e dai gigli del campo, ogni persona dovrebbe imparare “ad accontentarsi della propria condizione di uomo”. Per quanti sforzi facciamo non riusciremmo ad allungare neanche di poco la nostra vita, né a sconfiggere definitivamente la morte. Solo Dio può farlo; solo in Lui la nostra anima riposa, sapendo di ritrovare vita anche quando sarà costretta, suo malgrado, a entrare nel riposo della morte. Significa infatti ‘riposare’ nel Dio della vita.

Sorelle Ministre della Carità