penna-calamaio
 
Amarcord…

il tempo che fu

Mi piace chiedere ai più anziani come erano le cose nei bei tempi andati. Com’era la vita del paese e quella della Parrocchia, che in pratica coincideva. Come erano vissute le feste religiose, quali sono giunte fino a noi e quali sono scomparse lungo gli anni. Una fonte precisa, lucida e inesauribile era la Maria Magiora. Sapeva raccontare con precisione, quasi descrivesse una fotografia che vedeva con gli occhi della memoria.
Quante chiacchieratine sono riuscito a fare con lei, chiedendole particolari su cose e avvenimenti, ma con mia gran meraviglia spesso era lei che mi riportava bruscamente al presente, con domande precise sulla situazione odierna, sul perché di certe scelte, plaudendo a quelle che più rendevano la vita sociale e religiosa semplice e comprensibile.
Davvero si può essere moderni a 102 anni, con il cuor pieno di ricordi ma con i piedi piantati nel presente e gli occhi rivolti al futuro. Sovente a Trecate facciamo appello al nostro glorioso passato, ed è giusto perché è stato davvero glorioso, ma dimentichiamo che tale passato è stato vissuto in modo intenso come presente dai nostri padri e certe scelte indovinate e felici, giunte fino a noi, sono state fatte per un futuro migliore. L’albero antico ha radici profonde, ma si impegna a fare rami sempre più forti e fronde sempre nuove ogni anno. Diamo ascolto a papa Francesco che ci mette in guardia dalla facile malinconia e dal pessimismo, crepe pericolose che minano alla stabilità della nostra vita.

don Ettore