Il tempo dell’Emmanuele
(Mt 28,16-20)
Meditiamo in questa domenica della S.S. Trinità, la conclusione del Vangelo socondo Matteo, poche parole da non perdere…
Meditiamo, in questa domenica della S.S. Trinità, la conclusione del vangelo secondo Matteo, poche parole da non perdere…
Anzitutto un appuntamento: ‘in Galilea, sul monte che Gesù aveva indicato’… il Signore dà anche a me l’occasione d’incontrarlo: non in luoghi esotici o tempi di festa, ma in quello spazio che dovrei conoscere meglio, nella Galilea dove tiravo le reti nella fatica del mio quotidiano e la gioia dei fratelli; solo mi chiede di non lasciarmi schiacciare dalla ferialità, ma di salire un poco sul monte per vedere tutto il paesaggio.
La compagnia del Risorto ci aiuti a vivere e leggere il mio quotidiano nei suoi occhi, trovando gioia nei sorrisi dei fratelli, consolazione da una mano sulla spalla, speranza dagli sguardi limpidi che mirano al futuro
Lì sul monte sono ‘gli undici discepoli’: non si usa il termine apostoli, loro sono solo discepoli ovvero coloro che ascoltano, che ripongono fiducia e obbedienza nel loro Maestro. Ma ecco: ‘si prostrarono. Essi però dubitarono’… molto bello: il loro – e nostro – atteggiamento dice fedee dubbio, come mescolati insieme. Quante volte vivo questa esperienza nel mio cuore, mi sento un poco vacillante, trattenuto nell’impegnarmi eppure… ‘Gesù si avvicinò’ – ancora una volta! – come un amico che intuisce la fatica e si fa prossimo. Grazie, Gesù, perché tu non mi chiedi di essere perfetto, ma di mettere nelle tue braccia la mia vita perché tu possa abbracciarla. Allora la missione non vuol dire ‘imporre, convincere, lasciar l’altro senza parole’ ma annunciare la buona notizia di un Dio che vuole condividere in pieno le nostre vite, gioie, fatiche, anche cadute.
Ora Gesù può chiederci di ‘fare discepoli tutti i popoli’ perché abbiamo intuito che non si può insegnare senza ricordarsi di essere sempre discepoli, cioè restando sempre in comunione con Gesù; perché ‘io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo’: veramente Gesù è l’Emmanuele, il Dio con noi, che non ci abbandona ma si fa compagno nel cammino… la vita cristiana inizia ‘nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo’ dove ‘nel nome’ non vuole dire con l’autorità di… ma in comunione con.
Siamo tornati al tempo ordinario… ma sapendo che la nostra quotidianità è ormai abitata dall’amore di Dio Padre, Figlio e Spirito… con lui possiamo vivere l’ordinario in modo straordinario!